giovedì 8 dicembre 2011
A VOLTE
A volte.
A volte
é troppo.
Le gambe stanche
già sera
si piegano.
Il respiro
un respiro non serve.
La strada si perde.
Lasci frammenti di noi
come corteccia
nera.
Dentro le vene
in attesa di sangue
esangue vampiro
in giro, senza sorpresa.
A volte.
Pagliacci.
Stanchi la notte
si aspetta.
Uno spicchio di sole
breccia nel cielo
lontano da sempre.
Da soli noi
mai.
A volte
maledetti graziati
perfetti malati.
Santi voi
vigliacchi
di troppe ore
aspettate indolore.
Tempie stanche.
Linee di rami,
rotti nel viso.
Senza un sorriso.
A volte.
Manuel Franceschetti Valeri Coloniale
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