martedì 17 aprile 2012

CREDERE

Quando qualcuno ama se stesso
non c´é differenza tra credente e non credente.
C´é amore.
Il credere, una religione, sta all´individuo.
Fa parte della persona. Ma non é la persona.

Obbligare, insegnare
o mostrare come credere é un delitto.
Uccide la libertá d´amore
che nasce e deve espandersi da sola da ognuno.
Parte da te, arriva a chi ti vive vicino.

Credere é una scelta
é un fare, non é un subire.

Certo credere in qualcosa
é positivo sempre,
perché dá forza alla propria stima.
Ma questo credere non crea un nuovo mondo.
Il soggetto che crea un mondo nuovo
é l´amore per se stessi
che porta anche a credere,
a migliorare
a evolvere
e a convivere.

Interessante sapere anche i sinonimi e i contrari....
Sinonimo di Credere: immaginare, pensare, presumere, reputare, ritenere, supporre, confidare, sperare  
Contrario di credere: polemizzare, sospettare, contestare, confutare, avere dei dubbi, escludere, pensare male, discutere, negare, opinare, obiettare, dubitare, non fidarsi, diffidare.


Manuel Franceschetti Valeri Coloniale

lunedì 16 aprile 2012

PICCOLO IMMENSO





Con poca calma é tempo di guardarti,
chiederti fermare il tempo per piangere qui.
Un essere umano di viva pelle di cenere.
Ribelle é il tuo cuore in un attimo solo
in cui si inizia ad esistere.
Del resto tutto sei pianto da lí.

Toccati. una tua mano sopra l'altra
Sentiti.
Naturale divina esperienza finita,
in lungo in largo attraversa una vita.

Sei tu dio come te grande universi
nella pioggia dei riflessi.
Dentro ogni lacrima sacri mondi dispersi.
Sciogli lento il viso sul mare in tempesta
nei tuoi occhi schiaccia ciò che resta.
Noi padri sulla terra dei padri.

Dolce donati libertà,
amore per te senza senso
Un piccolo bene ma immenso.

Manuel Franceschetti Valeri Coloniale

Foto: Alen Ianni.
http://tedalien.tumblr.com

giovedì 12 aprile 2012

COLAZIONE

Ho inciampato stamani in un sogno
Ai piedi del nostro letto l´ho raccolto tra dita e mani.
Era rosso, carminio come principio di un giorno
Era un vuoto intoccabile del mio cuore
Senza sale, senza odore

Ieri notte ti é scivolato distratto
mentre sforzavi il fiato, per respirarlo per me
Troppo grande da portare
Non aveva maniglie non un bordo segnato
tagliato sdentato, solo infinito
Era solo Amore

Nel suo semplice colorato disegno
eri tu, dentro un nostro noi.
Era ció che sei, sempre
come sai essere tu
o come vogliamo essere, lo so

Le foglie di ieri, con le fate,
spolverate, le ho chiuse
nella scatola in cucina.
e stasera sul comó
lo trovi lí, come inizio ogni notte,
ogni giorno come prima.


Manuel Franceschetti Valeri Coloniale



Foto: Alen Ianni
http://tedalien.tumblr.com