This you earn!
Dear Friend,
on the rash way
which brings us to the stars.
The right to have one heart.
And the legacy of the sense of family.
For you,
we cross paths not taken,
we speak words of new worlds.
One memory of all sets you a light on soul.
Your mere presence.
This, only unmistakable sign
of Peace´s Dreams.
In that last fragile colored remembrance:
we are together.
domenica 29 gennaio 2012
venerdì 27 gennaio 2012
IL VECCHIO E IL MARE
Tre uomini un destino.
Il sole sorge
una figlia piange.
Capelli folti
ricci, neri infinito
intrecciati avanti,
alla gola del padre.
Una lacrima indica la via.
Mare: questo uomo, ma senza bagaglio.
Il vicino, una culla di pastiglia,
disciolta velocemente
in uno sciroppo di troppo.
Un vecchio che frigna,
come un bimbo di allora,
novantenne col muso impertinente.
Il tempo volente e nolente.
Cosí niente chiude le fila.
Nessuno viene.
Uno, ultimo, solo sul viale.
...lontano...in attesa...
Sudato in tristezza
mezzo secolo orgoglioso.
Il traguardo è il riposo.
Lento ormai grigio elefante,
stanco della vita di diamante.
Manuel Franceschetti Valeri Coloniale
Il sole sorge
una figlia piange.
Capelli folti
ricci, neri infinito
intrecciati avanti,
alla gola del padre.
Una lacrima indica la via.
Mare: questo uomo, ma senza bagaglio.
Il vicino, una culla di pastiglia,
disciolta velocemente
in uno sciroppo di troppo.
Un vecchio che frigna,
come un bimbo di allora,
novantenne col muso impertinente.
Il tempo volente e nolente.
Cosí niente chiude le fila.
Nessuno viene.
Uno, ultimo, solo sul viale.
...lontano...in attesa...
Sudato in tristezza
mezzo secolo orgoglioso.
Il traguardo è il riposo.
Lento ormai grigio elefante,
stanco della vita di diamante.
Manuel Franceschetti Valeri Coloniale
giovedì 26 gennaio 2012
APPENDICE
Steso sul lettino stretto.
Solo, il naso e il soffitto scuro.
Una sala di latta verde come il mare.
É tempo di lasciare.
Nome, cognome,
quando si é nati.
Questi siamo noi
come siamo arrivati.
Contorno di passi.
Ancora, qui, ovunque.
Ogni inizio mercanzia preziosa,
non si compra.
Non si dosa.
Tutto incluso.
Un taglio netto da fare.
Vibra un neon
Nero contrasto di luci.
Lingue di voci
simili, senza bavaglio.
Siamo piccoli esseri.
Niente è uno sbaglio.
Nessun dolore
nessun tempo, oggi e domani,
quando vivere esiste
per volare lontani.
Gli occhi si chiudono.
Un attimo.
Fermo.
Persevera il cuore.
Ritma tacche con toni.
Trasforma coraggio in luce,
un disperso limpido cielo di ogni mio unico giorno.
Qui oppure là.
Ci sorride un vento caldo sui denti,
il mare immenso per mano.
Dove siamo
nessuno lo sa.
Stessi bisturi,
quelle ali dipinte all'orizzonte.
L'ago cuce, cuce
chiude il filo del tramonto sul mondo.
Ridondante in un sogno.
....lontana una voce...
...rumoreggiare...
Torniamo, urlanti, di qua.
Per realizzare noi.
Nel nuovo disegno.
Manuel Franceschetti Valeri Coloniale
sabato 21 gennaio 2012
martedì 17 gennaio 2012
ORA
Nel muoversi del tempo
questi anni ultimi
non sono dieci anni fa,
neppure cinque.
Ne' due.
I parametri di noi adesso
li troviamo solo nel presente.
Il passato esiste
come un suppellettile.
Il futuro sarà una conseguenza.
Ma il nostro io libero
determina
oggi e solo per oggi la nostra esistenza.
Schemi passati,
aspettative future
più che mai dipendono dal nostro momento ora.
Manuel Franceschetti Valeri Coloniale
Foto: Alen Ianni
http://tedalien.tumblr.com/post/11240224645
martedì 10 gennaio 2012
VISO
Quanti occhi,
quanti visi.
Soli, sul soffitto bianco
come i denti
appena aperti
rilucenti nel mattino,
trasparenti gocce
lavan via la notte nera.
ed insieme camminando
fino a sera, sorrisi di ritorno,
uno scambio di leggeri tocchi.
La pupilla profonda nella tua
disegna il viso,
insegna... linee, note
in sincronia
dalla mia diversa.
Tu, ma sembro io,
adesso descrivi il viso mio,
in uguale essenza di noi stessi
riflessi dentro vivi.
Si sfiorano le gote,
danzano le ciglia.
Non esiste energia persa
del saluto
come nell´orgoglio del forte naso.
Il mio essere si espande,
è giá fanghiglia,
di espressioni
di cui noi siam maestri,
amando a caso.
Siamo noi fisicitá a nolo
solo, di infinite dimensioni.
Manuel Franceschetti Valeri Coloniale
venerdì 6 gennaio 2012
ALE ALÉ LA BEFANA
Befanuccia della Festa!
...ho bisogno di un favore.
Questa notte, vola lesta,
ma non far tanto rumore!
...ho bisogno di un favore.
Questa notte, vola lesta,
ma non far tanto rumore!
Forza, dai! Su cosa aspetti?!
Non lo dico sai a nessuno!
Non li prendere i confetti!
O ti fiuta l´Orso Bruno!
Non lo dico sai a nessuno!
Non li prendere i confetti!
O ti fiuta l´Orso Bruno!
Vorrei: grosse caramelle
che mi diano l´energia,
ricamate come stelle
di dolcezza e di magia.
Vola, vola Befanina,
attraversa monti e valli.
Vieni dalla tua bambina,
ti prepareró i taralli!
che mi diano l´energia,
ricamate come stelle
di dolcezza e di magia.
Vola, vola Befanina,
attraversa monti e valli.
Vieni dalla tua bambina,
ti prepareró i taralli!
Manuel Franceschetti Valeri Coloniale
mercoledì 4 gennaio 2012
MANI
...perció...
non sento,
perché manca la tua mano.
Mancano cinque dita.
Di linee, di magia.
Ricordo il profumo.
...e colore regalato in aria
quando indicavi sogni da inseguire.
Sei stato buono, con un gesto
mi hai pettinato i capelli.
Tu forte, mi hai sollevato
alla fine di una corsa.
Sei stato dolce, hai lasciato
piovere aria per i miei polmoni.
Poi, sei stato, e basta.
Come esiste una montagna,
mi hai afferrato, mentre ero sabbia.
Eri tu,
sapevi
come disegnare il mio viso
senza lacrime di colore.
Tu che intrecciavi l´erba
per farmi addormentare.
Dimenticavamo il mondo
in movimento, tra il tuo indice
e il mio amore.
Per mano,
mi manca trascinarti
addormentato nell´universo.
Quando nel buio,
la notte
non mi offre nulla da stringere,
la tua mano
era infinito per me.
Manuel Franceschetti Valeri Coloniale
non sento,
perché manca la tua mano.
Mancano cinque dita.
Di linee, di magia.
Ricordo il profumo.
...e colore regalato in aria
quando indicavi sogni da inseguire.
Sei stato buono, con un gesto
mi hai pettinato i capelli.
Tu forte, mi hai sollevato
alla fine di una corsa.
Sei stato dolce, hai lasciato
piovere aria per i miei polmoni.
Poi, sei stato, e basta.
Come esiste una montagna,
mi hai afferrato, mentre ero sabbia.
Eri tu,
sapevi
come disegnare il mio viso
senza lacrime di colore.
Tu che intrecciavi l´erba
per farmi addormentare.
Dimenticavamo il mondo
in movimento, tra il tuo indice
e il mio amore.
Per mano,
mi manca trascinarti
addormentato nell´universo.
Quando nel buio,
la notte
non mi offre nulla da stringere,
la tua mano
era infinito per me.
Manuel Franceschetti Valeri Coloniale
martedì 3 gennaio 2012
RIMEMBRANZE
O´Amico, tutto raggiungi.
Quel cammino impetuoso
che ci porta alle Stelle.
Guadagni il Diritto di avere il cuore
e l´Ereditá del senso di famiglia.
Per te,
percorriamo tratti non tracciati,
parliamo parole di nuovi mondi.
Un ricordo tra tutti ti distingue nell´animo
una tua sola perenne presenza,
segno inconfondibile
di sogni di pace.
Siamo insieme
in quell´ultimo fragile colore d´inizio.
Manuel Franceschetti Valeri Coloniale
Foto: giuseppe Campanile
IMAGEARTS
Foto "Settembre 2006"
Scritto "Dicembre 2010"
References "Bette Davis"
Quel cammino impetuoso
che ci porta alle Stelle.
Guadagni il Diritto di avere il cuore
e l´Ereditá del senso di famiglia.
Per te,
percorriamo tratti non tracciati,
parliamo parole di nuovi mondi.
Un ricordo tra tutti ti distingue nell´animo
una tua sola perenne presenza,
segno inconfondibile
di sogni di pace.
Siamo insieme
in quell´ultimo fragile colore d´inizio.
Manuel Franceschetti Valeri Coloniale
Foto: giuseppe Campanile
IMAGEARTS
Foto "Settembre 2006"
Scritto "Dicembre 2010"
References "Bette Davis"
NON DISCRIMINAZIONE
Il tuo cuore,
sincrono è il mio.
Cuori eguali nell'essenza.
In tutti questi eterni anni,
mentre il nostro pianeta
continua ogni ora
a girare all´infinito,
questo nostro vivere
attraverso i secondi,
diventa oggi, in ogni minuto
il primo motivo di esistenza.
Il tuo essere
coordina il mio cuore pulsante.
Mancherebbe di battiti la mia vita,
senza il rispetto che io provo per Te.
Manuel Franceschetti Valeri Coloniale
lunedì 2 gennaio 2012
PUNTO
Tic tic
Sei tu.
Puntino.
Sei nuovo giorno, tra poco
si capisce è destino.
Dove vai?
Bianco in volto,
senza respiro.
L'emozione trasuda
come fosse, una tosse
febbrile.
Sei attento contratto
agitato distratto.
Ti senti vivo
attraverso un sorriso
gentile.
T´incanti.
Vicino e distante.
Niente di troppo grande,
mentre l'universo ti rende
diverso, importante.
Nel tuo tic
sei luce nuova, energia
sei esplosione.
Quando il timore col vuoto
porta via anche
solitudine al lupo.
Non ti ferma nemmeno
il pensiero più cupo.
Tu, ti palesi
illumini scaldi. E niente
di frivolo o in lutto,
puó vincere il sogno.
Noi parte di magia
senza posa,
tu, io, nel tutto.
Manuel Franceschetti Valeri Coloniale
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