mercoledì 29 agosto 2012

VITA

Quanto siamo retorici
nelle parole nei fatti nel cuore
Ci svegliamo, ci prepariamo,
ci nutriamo sorridiamo
un po' distratti, fino a sera
L' ultimo sguardo veloce ad una stella
ci innamoriamo e sognamo
Mondi fantastici universi d'amore
colori mischiati rincorsi,
impazienti alla ricerca della felicità

Come se tutto il contrario di noi non esistesse
Nuvole lontane di un cielo che noi ci riguarda, con lo sguardo assente
di chi non puó vedere nulla.
Con l'udito distratto dal suono di ieri
e mani legate dal patto con la paura.

Poi un giorno, qualsiasi,
inciampando su una radice, con la faccia in una pozzanghera, respiriamo l'acqua
Ritroviamo nello specchio
il cielo sotto, dentro i piedi, sulla pelle
Un ingresso nel nostro noi
sbattuto d'improvviso bagnati e soli
Stupendi e nuovi, insieme a tutto
accerchiati dalla nostra esistenza
liberati dall'ossigeno nel cuore
viviamo.
 
 

 
Manuel Franceschetti Valeri Coloniale
Foto: Alen Ianni

martedì 21 agosto 2012

FICO




Penso
solo al sentimento della felicità senza sapere dove o come 
Sento il battito ridimensionare
in simbiosi con nuovi sconosciuti disegni
Penso al sole e al colore delle pietre
Alle strade che incrocerò alle persone che sfiorerò

Come incarcerato nel cuore di un fico
penso all'amore raccolto e sacro,
nostro insieme unico al mondo mai diviso
Penso e mi trasformo nel secondo
Primo sia il nostro giorno, in un sorriso.


Manuel Franceschetti Valeri Coloniale

IL CALDO

Il sole, noi qui sospesi.
Caldo di fuoco che brucia la pelle.
Caldo di un proiettile nel cervello.
A bocca aperta nell'aria cocente.
Energie accomunano le stelle e il nostro cuore.
Separati dal vento spento sulla nostra faccia.
Oggi siamo piante secche in ricerca d´acqua,
rami con piedi piantati sul cotone di un cuscino
Cuori stanchi evaporariamo il destino lento.

Luce diventa cera sciolta sulla pelle,
spalmata nera come petrolio che non si lava
Siamo sole in attesa di vivere da spiriti d´aria

Irreale ilare è solo la morte
vinta all´alba
risorta come i fiori.


Manuel Franceschetti Valeri Coloniale

ZANZARA D´ESTATE

...

lunedì 13 agosto 2012

OMBRA

Non ti guardo mai
Corro. Tu sempre in ritardo
quasi di un unico passo
attaccata a me.
Nel sole che abbaglia
sono il prisma d'arcobaleno
che tra l'erba ti scaglia
stendardo e testimone di noi.

Vivi, mi porti nel tutto
sparisci seria, e ti sciogli
nell'ombra del mondo
stesso colore di ogni materia.
Come bene, parti di un'insieme
strada per l'universo infinito

Quando sarò luce
e tu sarai cuore
io trapasserò in te, con mani piene.
Nasciamo.
E siamo, indivisibili.


Manuel franceschetti Valeri Coloniale
Foto: Alen Ianni

mercoledì 8 agosto 2012

...NOI


Tipico é vivere 
ogni giorno 
esaurendo il tempo intorno
Noi disegnati scolpiti in noi
Spalla a spalla
nemici spiriti amici
per strade uguali o opposte
Trasportandoci in ogni cosa
per essere unici noi
tra un solo secondo
e quello subito dopo

Senza un ieri di noi sul collo
non potremmo mai scegliere 
Anche pronti a distrugguere 
sbranare i sogni 
ripudiando tutto di noi
Per vivere

Pionieri in attesa ricerchiamo
Se alla fine la voglia 
la fremente attesa 
la guerra con il nostro noi 
quello odioso mai accettato,
incredibilmente dovesse rivelarsi. 
Come fossimo alieni, ma uguali
Come se già non sapessimo in fondo
che tutto ciò che gira é tondo
Che chi piange é umano
Che ogni specchio e mare fuori 
é un´universo intero immenso
profondo dentro noi.

Manuel Franceschetti Valeri coloniale

giovedì 2 agosto 2012

SO




So  
quello di cui ho bisogno
il pensiero di me stesso
e il mio sorridere al giorno
Ciò sono come vivere

Sono dispersa corta lancetta 
tra orologi di granito duro
sono il corpo puro che mi trasporta
Sulla lingua parole di vite percorse
da salti in abissi di sogno
ed estati bruciate da incubi bui
Sono la mia partita
con un giocatore
signore di un'anima
armato di sensi 
in dissenso col nulla
allenato col cuore

So che sa di me il ritorno
foglie di primavera
sboccio in cellule d'ali
Sono libellule di terra
aria tra pianeti ancestrali
So che sono niente più
odoro di stelle 
mi nutro di me, in virtù. 






Manuel Franceschetti Valeri Coloniale