giovedì 7 giugno 2012

IMMIGRA

Cambiamento. 
La casa é un rifugio.
Lui ne ha sempre almeno due.
Amore profondo.

Piange, guardando vecchie foto
arrabbiato ne fa nuove

...manca sempre qualchecosa.
Capisce in due lingue 

prima in entrambe poi.
Diventa integrato immigrato
ma sempre umano nel midollo.

Trasuda molecole di acqua
tra due continenti
fino a cambiare,
colore di pelle e denti
nella forma della lingua
del tono della voce, virile.

Stereotipato immigrante
aiutante del terremoto
e infine solo civile.
Dimentica. Dimentica il brutto.
Ricorda. Ricorda il peggio.
Sogna. Vive Sempre nelle liste
delle molte cose da fare dopodopodomani.
Con la valigia emergency pronta:
"Dove saró stamani?"

Manuel Franceschetti Valeri Coloniale


foto: Alen Ianni

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