bloccano il battito mio.
Si vede?
La Mano forte poi,
sulla mia spalla bambina.
Visibilio e dileggio.
Ma cosa succede?
Come puó esistere questo "Noi".
Scopiamo! Oppure vaneggio!
Che dico. Non so cosa siamo.
Chi sono Io?
Non respiriamo.
Lasciami, suvvia!
Voglio spazio!
Non esiste piú l´aria crescendo.
E son diventato altro ora, cambio e delirio.
Finalmente... se lui volesse.
Finalmente, volendo.
Che strazio!
Oddio.
O´dio, voglio morire.
Tu stesso dio in lui trascendi,
dentro quegli occhi bui,
ma piú profondi.
Allora prendimi la vita.
Falla finita!
Ti nascondi dentro lui.
Lo sappiamo, andiamo.
Non fingere paura dio
lo sai anche tu, é Natura!
Ora, in me stesso
una sonoritá misteriosa, dio.
Io lo amo,

E mi sembra follia,
gioire come non mai.
Ma che dici?
Per questo divino gioco giudichi?
Sei geloso, dai!
Dio, ma amami!
Allora e adesso.
Come tuo pegno prendimi.
Se l´amore che predichi,
é cosí meraviglioso,
questo estremo limite all´eccesso,
in un suo battito rispondimi!
Serve un sostegno all´Istante.
Devo sapere, tu sei certo dio, un gigante!
Ma mai quanto quegli occhi, del mio amante.
- Manuel Franceschetti Valeri Coloniale-